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Inquinamento atmosferico e mortalità per causa in cinque studi longitudinali metropolitani italiani

Numerosi studi epidemiologici hanno dimostrato gli effetti avversi dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana, tuttavia in Italia non erano mai stati condotti studi multicentrici con coorti longitudinali su esposizione cronica e mortalità.

Il progetto BIGEPI ha esaminato pertanto la relazione tra esposizione di lungo periodo all'inquinamento (PM10, PM2.5, NO2 e ozono relativo alla stagione calda) e mortalità per cause non accidentali, cardiovascolari e respiratorie nelle città di Torino, Bologna, Roma, Taranto e Brindisi. Sono stati analizzati più di 2,7 milioni di soggetti adulti, seguiti nel tempo dal censimento del 2011 fino al 2018-2019.

Ogni incremento di 5 μg/m3 di PM10, 1 μg/m3 di PM2.5 e 10 μg/m3 di NO2 è risultato associato a un aumento del rischio di mortalità non accidentale, cardiovascolare e respiratoria, con associazioni stabili anche dopo aggiustamenti per altri inquinanti.

I risultati dello studio rafforzano le evidenze di un rischio di mortalità associato all’inquinamento atmosferico in Italia, nonostante il calo dei livelli di esposizione negli ultimi anni.

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